Lukupiirikokemuksia italiaksi – I circoli di lettura: stumenti di istruzione, condivisione e socialità

di Elena Gaianigo

La lettura è sempre stata uno dei miei passatempi preferiti: mi rilassa, mi diletta, mi da la possibilità di scoprire e viaggiare con la mente in molti luoghi, alcuni anche immaginari, che forse un giorno avrò la fortuna di visitare. 

Lo scorso autunno mi è stato proposto di partecipare, in qualità di studentessa di lingua e cultura finlandese, ad un book club organizzato all’Università di Turku dal progetto “Colpito dall’ignoto” – La narrativa come promotrice della lingua finlandese tra gli adulti con un background di im/migrazione”. Un esempio del book club dello scorso anno (2023), il primo a coinvolgere anche studenti di madrelingua finlandese, lo si può trovare qui. Durante i nostri incontri si riunivano studenti finlandesi e non, con l’obiettivo di esplorare diverse tipologie di testi del panorama della letteratura contemporanea finlandese, per poi discuterne insieme. Le discussioni di gruppo prendevano avvio da domande guida per arrivare poi a confrontarci su tematiche inerenti la cultura e la società della Finlandia. 

Da amante della lettura e della letteratura e avendo già sperimentato l’enorme capacità dei circoli di lettura di istruire e promuovere anche la socialità tra i partecipanti, ho partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa. 

A distanza di mesi posso affermare che questa esperienza è stata per me estremamente positiva. Ritengo che questo successo derivi sia dall’efficace organizzazione del book club da parte delle docenti, sia dalla curiosità che ha animato me come tutti i partecipanti. È stata infatti proprio la curiosità a spingerci verso la lettura, l’ascolto e la condivisione di riflessioni, pensieri e anche esperienze personali. I temi scelti dalla docenti, “società, uguaglianza e benessere”, “il linguaggio e l’identità” e infine “la natura, il rapporto con essa e l’ambiente”, erano di grande rilevanza e ricchezza di significati che a volte, a primo impatto, possono non essere immediatamente evidenti. Grazie ad analisi attente e approfondite dei testi, e ad esperienze, talvolta anche personali, siamo riusciti più facilmente ad affrontare i temi  in modo concreto, tra luci e ombre, sfatando molti stereotipi e luoghi comuni. Questo è stato possibile anche perché uno degli obiettivi di questi “salotti letterari” è stato quello di promuovere un’analisi e un confronto con senso critico. 

Da un punto di vista didattico, i benefici di questi book club sono stati numerosi, ad esempio l’acquisizione di nuove idee di lettura, l’opportunità di incontrare Alexandra Salmela, autrice di alcuni dei testi discussi, l’arricchimento della mia prospettiva grazie a nuovi punti di vista, ma soprattutto il miglioramento delle mie conoscenze linguistiche e della mia capacità espressiva. Questo è anche stato possibile perché, durante questi scambi di idee, non esistevano risposte giuste o sbagliate, commenti appropriati o meno, ma solamente nuove prospettive di approccio all’argomento trattato. 

Un altro aspetto fondamentale del circolo di lettura è stata la dimensione sociale e di condivisione. I nostri incontri erano anche occasioni per creare nuovi rapporti sociali, sfatando lo stereotipo che vede i lettori come persone solitarie e introverse. Le discussioni in gruppo e il clima disteso e sereno hanno favorito l’inizio di nuove conversazioni e dunque la conoscenza di nuovi colleghi universitari, con i quali ho scoperto di condividere molte passioni. 

Riflettendo su questa esperienza, mi sento di raccomandarla caldamente. Per me è stato un ottimo modo per imparare coltivando la mia passione per la lettura, ma anche per conoscere colleghe che condividono interessi affini, in una società che a volte mi appare sempre più orientata verso l’individualismo.